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Non ci sono, come al solito, rimedi miracolosi per avere una memoria di ferro o guarire da malattie degenerative gravi come l'Alzheimer, ma alcuni integratori che possano aiutare a migliorare la concentrazione e la memoria esistono.
Ho selezionato i più efficaci e importanti e sono questi:
1) Omega3
2) Fosfotidilserina
3) Bacopa Monnieri
Nel video ti racconto le caratteristiche di ognuno di questi integratori e dove trovarli.
Le informazioni contenute in questo video sono puramente divulgative. 👉 [ Ссылка ]
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Memoria e concentrazione sono tra le espressioni più fondamentali della funzionalità del nostro cervello.
La memoria in particolare è una funzione a cui fai continuamente riferimento per decidere le prossime mosse ed è molto legata ad alcuni comportamenti importanti, come le decisioni alimentari.
Allo stesso modo, la concentrazione è la capacità di focalizzare la potenza del cervello su un compito specifico per riuscire a portarlo a termine al meglio.
Forse proprio per questo motivo a tutti noi fa piuttosto paura l'idea di perdere la memoria e le capacità cognitive, e di avere una mente che funziona via via in maniera meno efficace.
Siamo tutti spaventati dalla prevalenza così forte di malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer e la demenza senile, ma a volte ci sfuggono anche le primissime avvisaglie di un cervello che funziona in maniera leggermente meno efficiente.
Quando facciamo fatica per esempio a portare a termine dei compiti quotidiani o memorizziamo sempre meno informazioni oppure che la concentrazione è diventata difficile da gestire, qualche integratore alimentare potrebbe avere un effetto positivo.
Voglio sottolineare subito che nessuno di questi integratori ha un effetto miracoloso e tantomeno nessuno di questi integratori rappresenta una cura per certe patologie (come l'Alzheimer o la demenza senile), però esistono degli studi in letteratura che dimostrano che un qualche aiuto nell'ottimizzare le capacità cognitive e la memoria effettivamente ce l'hanno.
Ho selezionato tre integratori sui quali esiste una discreta evidenza dell’efficacia nel supporto a gestire problematiche di questo tipo.
1️⃣ Il primo di questi sono gli omega-3.
Gli omega-3 sono stati oggetto di ricerche in vari ambiti, il più tradizionale dei quali è la gestione dell'infiammazione in relazione alle patologie cardiocircolatorie; questi integratori non curano queste malattie, ma c'è sicuramente un effetto di stabilizzazione della placca aterosclerotica e di riduzione dell'infiammazione.
Tra gli acidi grassi omega-3 più importanti, ti cito l'acido eicosapentaenoico (EPA) e l'acido docosaesaenoico (DHA).
✅ In genere si parte dal presupposto che un grammo di olio di pesce è sufficiente a generare questo tipo di effetto.
2️⃣ Secondo integratore è la fosfatidilserina (PS).
La fosfatidilserina è un fosfolipide presente nel cervello dove aiuta nei processi di memorizzazione e nella trasmissione dell'informazione a livello neuronale, ma ha anche un importante effetto indiretto, che è quello di contrastare l'azione del cortisolo, l'ormone dello stress che è particolarmente dannoso a livello dell'ippocampo, una delle aree del cervello che è preposta alla memorizzazione.
✅ La fosfatidilserina può avere più di un effetto protettivo e gli studi ci orientano verso un dosaggio di 200-400 mg al giorno.
3️⃣ La terza sostanza più che un integratore è di un fitoterapico, che si chiama Bacopa Monnieri. ed è una pianta tipica della medicina ayurvedica, dove viene chiamata Brahmi. Viene quindi utilizzata nella medicina tradizionale indiana eon un effetto piuttosto selettivo sui processi cognitivi e sulla memoria.
✅ Stiamo parlando di 300-400 mg al giorno con la regola, ma questo devo dire vale sostanzialmente per tutti e tre le sostanze, che gli effetti richiedono tempo per essere generati quindi non stiamo parlando di una somministrazione saltuaria o limitata nel tempo, ma piuttosto di una terapia continuativa.
Non da ultimo ricordati sempre che il cervello è in grado di reagire agli stimoli in maniera continuativa ed è un organo altamente allenabile: sempre di più si parla di neuroplasticità, per far capire quanto il cervello si adatta agli stimoli che gli arrivano.
Uno stimolo importante che viene prima degli integratori è quello alimentare (si sa per esempio che c'è una connessione piuttosto stretta tra problematiche legate alla gestione della glicemia e l'Alzheimer).
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