I Carabinieri di Rimini hanno sgominato un'intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti: al termine dell'operazione 'Frutta Market' sono state disposte cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cugini albanesi 41enni, di un 39enne di Catania, di un 40enne di Cervia e di un 47enne di Cesenatico, mentre una sesta persona, la 24enne fidanzata del siciliano, dovrà rispettare gli obblighi di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria.
Chiave dell'operazione una precedente indagine dei Carabinieri relativa a un soggetto campano che aveva messo in piede un fiorente giro di spaccio tra Rimini e Trento. In un'abitazione del Nord italia, di sua proprietà, è stata trovata droga, ma anche un foglio scritto a mano con nomi e numeri di telefono, nonché diversi richiami alla 'frutta', il termine usato in luogo di 'droga'. Dai controlli delle utenze telefoniche, i Carabinieri hanno individuato i due cugini albanesi, con precedenti penali, uno dei due gestore di un negozio di ortofrutta a Rimini, l'altro legato al 39enne catanese. I soggetti coinvolti sono stati messi sotto controllo, attraverso intercettazioni: i cugini albanesi disponevano di grande quantità di droga, che veniva data in gestione al 39enne, che si occupava di smerciarla ai pusher tra Rimini, Cervia e Cesenatico. In totale le indagini hanno appurato 200 cessioni di droga in 9 mesi, da marzo 2017 a dicembre 2017, stimando in un milione di euro il volume d'affari. Gli indagati usavano messaggi in codice per parlare delle cessioni dello stupefacente, 'nascoste' nei colloqui intercettati dietro appuntamenti per un aperitivo, un caffè o una cena.
I militari non hanno avuto alcun dubbio anche del coinvolgimento di una 24enne, convivente del 39enne, che assisteva quando egli si riforniva di droga dai cugini albanesi, consapevole dunque dell'attività illecita del compagno e di dove fosse nascosta la droga. Nei guai sono finiti anche un 40enne di Cervia e un artigiano 47enne di Cesenatico. Il primo si riforniva di cocaina per spacciarla, il secondo ne era acquirente, ma faceva da mediatore in altre compravendita di stupefacenti, reclutando anche altri clienti.
Dalle indagini è emerso infine che un cittadino di San Mauro Pascoli, arrestato qualche mese fa con un ingente quantitativo di droga in auto - oltre 10 kg di cocaina e marijuana - si era procurato lo stupefacente in Spagna per consegnarlo ai due cugini albanesi.
Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Rimini, Tenente Colonnello Giuseppe Sportelli, ha ribadito la forte intenzione dell'Arma di "disarticolare" le organizzazioni che si occupano del rifornimento e dello spaccio di droga in Riviera
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