Questo brano è una vecchia registrazione presa dalla rubrica "Crii e voxi de Zena" che mia zia Anna aveva in una radio locale, quel giorno l'argomento era "Un'euggia in dere -Zeughi de na votta"
Prima mia zia Anna recita una sua poesia.
Giochi di una volta.
Giochi da bambini
giochi passati
non sarete mai più scordati
e sarete sempre nel cuore
giochi dei nostri tempi
Quando bastava un bastone con una "lippa"
e una bambola di pezza per far contenti,
una manciata di biglie colorate
due coperchietti di lama
per fare il giro del mondo " a biccelae".
Per i più fortunati
un teatrino con le marionette
con tanti fili attaccati per farli ballare.
Il teatrino era di legnetti,
le scene di cartapesta
dove bastava una manata
per far tutto crollare.
Poi racconta con parole sue come erano i giochi dei bambini "poveri", quelli che giocavano per le strade inventandosi con quel poco che avevano i divertimenti.
Scomettevano con le carte delle caramelle, giocavano con la lippa, con la trottola "a zuarda" con le biglie ( mi ricordo anch'io ancora "e giggine e e giggette)"a muetta" "salto alla cavallina" con la frase "ton ton g'arrivo ghe sato ghe son" e mi ricordo anche quando i maschietti si giocavano le figurine dicendo "griffo o croxe" e chi sceglieva Griffo quando tirava per dare maggiore convinzione diceva "Griffo ben ben",le bambine invece giocavano al "pampano"in italiano "la campana"
La canzone che chiudeva la trasmissione riprendeva le stesse cose già dette però in un punto diceva una sacrosanta verita "Anche o ciù miscio o poeva cattase un tocco de raganisso"cioè "anche il più squattrinato poteva comprarsi un pezzo di dulcamara"..ed essere felice con così poco
Cooproduzione LALLA & NESSA
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