Una grande novità del primo paese solandro che incontriamo quando saliamo in Val di Sole è l’apertura di Castel Caldes, con la mostra degli artisti locali e lo spazio riservato alla cultura solandra, rappresenta un fatto di straordinaria importanza, non solo per questa valla, ma per tutto il Trentino.
Del resto l’aria di Caldes, per usare una felice espressione medievale, rende liberi. Libera cioè l’arte e la creatività riproducendo quella che oggi è stata definita la “scuola di Caldes”. È stato così con Paolo Vallorz, fondatore di questa scuola spontanea di artisti, ed è stato così con Luciano Zanoni, artigiano ed artista del ferro che ha creato un genere scultoreo tutto particolare a partire dalla sua bottega di fabbro, poco distante dal centro di Caldes, dove oggi lavora con il figlio Ivan.
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