La gastrite è spesso prevenibile e curabile attraverso una corretta alimentazione. Non c'è dubbio che, a prescindere dalle terapie farmacologiche, modificare la propria dieta offra benefici tangibili e, anzi, costituisca l’intervento più importante ed efficace nel lungo termine.

Prima di entrare nel dettaglio di cosa mangiare in caso di gastrite, ricordiamo l’importanza dello stress e del fumo di sigaretta nell’insorgenza di questo disturbo. Assieme alle correzioni di cui parleremo sotto, infatti, è necessario intervenire anche sullo stile di vita, eliminando tutti i comportamenti nocivi per lo stomaco.

Ma cosa mangiare se si soffre di gastrite? Per prima cosa, è necessario eliminare gli alcolici, le bevande contenenti caffeina, quelle gassate e i cibi piccanti. Ma è altrettanto importante evitare le abbuffate, i cibi e i pasti troppo difficili da digerire e cercare, invece, di fare piccoli pasti più volte al giorno, masticando lentamente.

Bisogna pertanto scegliere gli alimenti più facilmente digeribili per ogni gruppo alimentare, come cereali e legumi cucinati in ricette leggere, carne, pesce e formaggi magri, poche uova e verdura preparata in maniera semplice. La frutta può essere collocata facilmente nei pasti intermedi.
Al contrario, è consigliabile diminuire più possibile le ricette troppo grasse, le grosse porzioni di alimenti proteici e anche le grosse tazze di latte.
I metodi di cottura più indicati sono quelli semplici, che non prevedono l’uso di molti grassi, e piuttosto veloci. Per facilitare la digestione, inoltre, è meglio creare una leggera dissociazione tra i pasti, ad esempio impostando un pranzo prevalentemente costituito da carboidrati e una cena composta soprattutto da proteine.

Si consiglia, inoltre, di mangiare meno a cena che a pranzo, per non sovraccaricare lo stomaco poco prima di coricarsi.
Una possibile ripartizione energetica dei pasti nella dieta per la gastrite potrebbe prevedere il 15% delle calorie a colazione, il 40% a pranzo, il 35% a cena e il 5% per ognuno dei due spuntini.
A colazione è possibile consumare del tè, bevande vegetali sostitutive del latte o latte magro, con cereali o fette biscottate, anche con poca marmellata. Negli spuntini secondari, la frutta è sempre una buona soluzione, a meno che non provochi acidità di stomaco. In alternativa si possono scegliere dello yogurt magro o delle gallette di riso.

A pranzo sono concessi un primo leggero e una o due porzioni di verdure, conditi con uno o due cucchiai d’olio e, se gradita, una piccola porzione di alimento proteico, come un uovo sodo o un cubetto di formaggio grana.
A cena, invece, possiamo inserire un secondo piatto leggero, come una porzione di pesce e una o due porzioni di verdura, conditi con uno o due cucchiai d’olio, ed accompagnati da pane magro o poco riso in bianco.
Le porzioni, ovviamente, vanno stabilite in modo tale da apportare il giusto quantitativo di energia e nutrienti. Per questo, è sempre consigliabile che la dieta per la gastrite venga stilata da una figura professionale come quella del dietista.

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