Processo contro i parafulmini degli ignoti assassini di Mino Pecorelli (primo grado)
Calò si spiega come può sulla tragedia dei calunniatori retribuiti.
I calunniatori non sono mai stati condannati per calunnia, ERGO, le loro calunnie sono credute dai togati.
Il pentito retribuito, sentendosi promettere l’impunità, accetta di accollarsi delitti che non ha commesso (Minghelli su Abbatino, per esempio) e dicono, “sì, ero presente anche io quando abbiamo ammazzato Tizio e/o quando abbiamo messo la bomba a Caio…” e, così facendo, consentono il trucco dell’attenzione mal diretta. Si accusano e accusano altri, con il risultato che a loro viene aumentata la paga (perché non sia mai che poi cambiano idea e ritrattano tutto in tribunale) e i parafulmini sono accusati di tutte le stragi di stato della storia di una nazione.
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Processi penali in Italia
