Roma, (askanews) - "La Vita e la Maschera: da Pulcinella al Clown": oltre settanta opere, tra dipinti, sculture, altorilievi e installazioni, con tecniche unificate, di Alessandro Kokocinski, artista italiano di nascita, di madre russa e padre polacco, in mostra a Roma, a Palazzo Cipolla, grazie alla Fondazione Roma Museo.
L'esposizione dell'artista poliedrico in scena dal 17 settembre fino al 1 novembre. Kokocinski ha pochi mesi quando i genitori, apolidi, si imbarcano per l'Argentina, poi in Brasile. Da adolescente, per sottrarlo alla strada e a una vita difficile, viene affidato a un piccolo circo uruguayano: il circo sarà la sua nuova famiglia. E proprio il suo percorso di vita, da funambolo ad artista, viene rappresentato nella mostra a Roma.
Il maestro è critico verso la cultura di oggi: "E' diventata di grande contraddizioni e molto complessa. Negli ultimi 30-40 anni si è cominciato a evolvere una forma di mercantilismo e di disonestà intellettuale; il risultato è che abbiamo una cultura globalizzata, volgare e che a volte offende l'intelligenza umana. Soprattutto in questa nostra Italia che detiene il patrimonio maggiore di arte di tutto il mondo".
Il percorso espositivo si articola in sei aree: l'Arena, Pulcinella, Petruska, Sogno, Il Clown, Maschera Interiore. Una quarantina le opere inedite, realizzate dal maestro in anni recenti e composte espressamente per questa eccezionale circostanza. Tra queste "Come lo squarcio di un lampo di luna", "Petruska", "Poesia", "Il cielo respira fra vita e sogno".
La curatrice, Paola Goretti: "Un viaggio all'interno di un mondo che vuole essere sintetizzato in pochissime parole: la vita e la maschera. Uno strumento attraverso il quale dar conto, attraverso il circo, della condizione umana. Non è solo camuffamento, la maschera siamo noi".
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