Olio di carta. E’ stata battezzata così dalla Procura della Repubblica di Trani, l’inchiesta condotta dal magistrato Antonio Savasta, che ha portato alla luce un sistema di frode radicato nel settore oleario in Puglia e Calabria, ma esteso anche in Toscana e Liguria. Sono 8 gli indagati, accusati di frode agroalimentare e di reati fiscali. Alla luce delle risultanze investigative sono state eseguite 11 perquisizioni nel corso delle quali è stata sequestrata ingente documentazione e materiale informatico. Le indagini della procura di trani, coordinate da Antonio Savasta, hanno confermato che i soggetti coinvolti si avvalevano di produzioni di olio inesistenti attribuite ad aziende compiacenti, così da creare fittiziamente il quantitativo fatturabile di olio falso italiano. Il sistema prevedeva il coinvolgimento di imprese “cartiere” pugliesi e calabresi che emettevano la falsa documentazione sull’origine nazionale dell’olio di oliva di ignota origine e provenienza. Il prodotto arrivava alla fase di imbottigliamento già designato come Made in Italy, pronto per il confezionamento e la distribuzione sul mercato. Con il calo della produzione di quest’anno, il settore è continuamente esposto al rischio frodi. Il consiglio di Coldiretti è quello di acquistare in questo periodo olio direttamente dai produttori nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica.
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