[ Ссылка ] - Nessuna manifestazione, anche per venire incontro alle richieste delle forze dell'ordine. Il comitato "Autostrade chiare", nato su Facebook all'indomani del crollo del ponte Morandi per monitorare la sicurezza delle autostrade liguri e non solo, ha incontrato questa mattina i vertici della Prefettura genovese per protestare contro il caos viabilita' che sta attanagliando Genova e la Liguria da settimane. Ma, soprattutto, per inoltrare ai rappresentanti territoriali del governo una serie di domande.
"I lavori dovevano essere gia' terminati, la Prefettura e' al corrente del blocco? - chiede il presidente del comitato, Luca Ternavasio - Vogliamo capire se la responsabilita' dei blocchi e' del ministero o di Autostrade. Vogliamo sapere se e' vero che ci sono 50 gallerie interdette completamente al traffico e perche' non c'e' un'adeguata comunicazione sulle chiusure. E, poi, vogliamo sapere come verranno quantificati i danni economici per l'interruzione di un pubblico servizio e chi se ne fara' carico".
Ternavasio se la prende pure con la Regione che "non sta facendo nulla, al di la' di qualche annuncio di Toti. Ci aspettavamo un intervento piu' deciso, ma siamo sotto elezioni e il cerchiobottismo e' un'arte che gli riesce bene". Il comitato non vede di buon occhio una class action, ma si e' detto disponibile a "patrocinare tutte le cause civili di persone e aziende che possono dimostrare danni effettivi, richiami per ritardi sul lavoro, merci non consegnate in tempo. Faremo anche un esposto alla Procura e una segnalazione all'antitrust". (15.07.20) DIRE
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