La Posta svizzera è la migliore del mondo. Eppure, tra tagli e risparmi dovuti alla perdita di clienti a causa delle nuove abitudini della popolazione, sono aumentate anche le lamentele. Così le segnalazioni a Patti Chiari che parlano delle disavventure con la Posta svizzera, di proprietà al 100% della Confederazione, si moltiplicano: recapiti arrivati in ritardo, smarriti, rubati, disguidi postali. Qualche esempio? Giuseppe ha fatto deviare la corrispondenza al cognato. Ma le lettere hanno continuato ad arrivare al suo vecchio indirizzo. Compresa una postcard abbandonata sopra alle bucalettere. Il pacco di Fabio contenente uno smartphone è stato smarrito. Ma di rimborsi, nemmeno l’ombra. Motivo? Lo si scopre leggendo con attenzione le clausole della Posta. E allo sportello che informazioni ci daranno? La verifica di Patti Chiari. Non solo: Patti Chiari ha fatto anche un piccolo test per verificare i tempi di consegna della posta A. Il risultato? Fare arrivare le lettere in tempo utile non è un’impresa così facile. E poi ancora: c’è chi vorrebbe ricevere il suo quotidiano preferito nel giorno stesso della pubblicazione. Ma si ritrova in bucalettere quello di 1 o 2 giorni prima. Questo mentre gli uffici postali continuano a chiudere nonostante le proteste dei comuni toccati: le lamentele dei clienti e i limiti delle nuove agenzie postali. Non è più come “spedire una lettera alla Posta”.
Prese di posizione su rsi.ch/pattichiari
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