𝗔𝗰𝗰𝗶𝗮𝗰𝗰𝗵𝗶 𝗱𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗲. 𝗟’𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗺𝗮𝗹𝗮𝗻𝗻𝗶
Se, da una parte, il caldo asfissiante di un’estate torrida sembra spegnersi, oltretutto molto più repentinamente di quanto non si potesse immaginare, il passaggio brusco a temperature decisamente più basse obbliga il nostro organismo a cavalcare altalene termiche non proprio facili da gestire.
È questo il tema della prossima puntata di “𝗜𝗚𝗘𝗔 - 𝑳𝙖 𝙈𝒆𝙙𝒊𝙘𝒊𝙣𝒂 𝒅𝙖𝒍 𝒎𝙞𝒕𝙤 𝙖𝒍𝙡'𝙞𝒏𝙩𝒆𝙡𝒍𝙞𝒈𝙚𝒏𝙯𝒂 𝒂𝙧𝒕𝙞𝒇𝙞𝒄𝙞𝒂𝙡𝒆”, il nuovo format condotto dall’immunologo Mauro Minelli che raccoglie in unico contenitore aggiornamenti medici ed approfondimenti relativi alla salute, con consigli terapeutici, commenti e novità tecnologiche della medicina nell’era degli algoritmi.
Ogni cambiamento climatico, come il passaggio dal caldo al freddo, impone al corpo umano di rimodulare i meccanismi di termoregolazione di cui è dotato. Si tratta di meccanismi complessi che, coinvolgendo apparati composti da organi vitali, come i sistemi cardiocircolatorio, polmonare, nervoso, ormonale, sottopongono questi ultimi ad un faticoso lavoro di rapido ri-adattamento a brusche variazioni, ciò che comporta un contraccolpo funzionale che può farsi sentire pesantemente soprattutto in chi soffre di patologie croniche o in chi ha difese immunitarie deboli.
L’apparato che maggiormente sembra risentire dei cambiamenti termici è quello respiratorio: non a caso al cambio di temperatura sono molto frequenti raffreddori e faringiti. Si tratta di disturbi classicamente attribuiti all’influenza, ma non sempre è così. Oltre ai veri e propri virus influenzali, altri agenti infettivi sono in grado di provocare infezioni respiratorie simili alla vera e propria influenza, con tutta una serie di conseguenze particolarmente pesanti nei soggetti più vulnerabili, come gli anziani o i malati cronici e/o immunodepressi, e nei bambini che, per loro natura, non sono proprio avvezzi a prestare attenzione alle misure del distanziamento.
🔸 Ma quali sono gli agenti infettivi responsabili di queste sindromi che, ancor prima che l’estate finisca, sembrano anticipare l’influenza?
🔸 Quali sono i sintomi che le caratterizzano e come distinguerle dall’influenza vera e propria?
🔸 Quali le indicazioni terapeutiche per trattarle in maniera efficace e risolutiva?
🔸 Esiste una prevenzione vaccinale specifica come per l’influenza? O bisogna seguire altre strategie?
Il professore Mauro Minelli è un medico specialista in Allergologia e Immunologia, Responsabile sanitario del Clinical Network Polismail e Referente per il Sud-Italia della Fondazione Medicina Personalizzata.
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