La carne è una componente importante nella corretta alimentazione del bambino, soprattutto durante lo svezzamento, che è una fase cruciale. Infatti, fornisce proteine “nobili” ad alto valore biologico, cioè contiene tutti gli amminoacidi essenziali, i mattoni che costruiscono l’organismo, come la lisina, importantissima proprio nella fase di sviluppo e crescita dei bimbi, che hanno dei fabbisogni elevatissimi. Basti pensare che nel primo anno di vita il peso alla nascita dovrebbe triplicare.
Ricerche recenti hanno dimostrato che i bambini allattati da madri vegane o vegetariane, alimentati fino allo svezzamento senza carne, manifestano segni di anemia e ritardi nella crescita somatica e cognitiva, mentre nei bambini dai 3 ai 5 anni una dieta povera di proteine animali ha un notevole impatto negativo sulle loro “performance cognitive”, con una ridotta capacità di concentrazione e apprendimento. Le Linee guida per l’alimentazione complementare dei bambini, pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, consigliano proprio per questo di somministrare dal sesto mese una dose giornaliera di prodotti di origine animale, in modo particolare di carne.
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