La depressione che insorge in un'alta percentuale di persone colpite dal long Covid può essere spiegata, almeno in parte, dall'altissimo stato infiammatorio indotto dal coronavirus. In altre parole, le infiammazioni (attivate dal sistema immunitario per difendere l'organismo dall'attacco virale) creano una serie di sofferenze cerebrali che si traducono in senso di annebbiamento, difficoltà cognitive e, appunto, depressione.
Questi intrecci fra il sistema nervoso e quello immunitario, fino a vent'anni fa quasi completamente sconosciuti, aprono nuovi scenari e anche inedite possibilità di cura. Lo spiega ad Assedio Bianco il professor Francesco Benedetti, direttore dell’Unità di ricerca in psichiatria e psicobiologia clinica dell’ospedale San Raffaele di Milano, uno dei più importanti studiosi italiani di immunopsichiatria.
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