0:08 Hotel Aosta [ Ссылка ]
0:50 Centro di Aosta
1:43 Skyway Monte Bianco
5:29 Castel Savoia
8:08 Castello di Fenis

La regione più piccola di Italia, Aosta capoluogo che conserva resti romani ci ha regalato momenti di quiete che solo i luoghi di montagna sanno donare. A pochi passi da Aosta nella cool Courmayeur si può prendere uno dei mezzi più all avanguardia vanto dell ingegneria italica che in soli 20 minuti ti portano da 1000 a 4000 metri.
non esistono parole in grado di descrivere L immagine, ne la sensazione che si prova tanto in alto, la meraviglia, il sublime a pochi passi da te, il silenzio, la perfezione che solo la natura selvaggia può ancora regalare. ci si trova al centro di una vera cornice di monti innevati, ghiacciai blu in scomparsa, punte rocciose sin dai tempi della pantalassa.
Scesi dal sogno e colpiti ancora dall impresa di costruire strutture tali da rendere fruibile le Mont Blanc a tutti con cinema ad alta quota, libreria ristoranti e cafe ci rechiamo per un ape a curma dove ci attendevano degli amici, molto in molto cool peccato non ci fosse neve…
Lasciata la Val d Aosta delle montagne ci dedichiamo al secondo sport principale i castelli Decidiamo di visitarne due
Castello Savoia, not a castle ma residenza di lusso della cara vecchia regina Margherita, si la stessa che ha dato il nome alla pizza quando fu costretta a vivere a Napoli, aveva voglia di una residenza estiva e dove se non qui vista Monte Rosa. Casa dei desideri, zone Hobby, cucine lontane dalla main struttura per evitare le puzze, camini enormi che evocavano la grandezza dei Savoia, lei aveva sposato un suo primo cugino ed era essa stessa Savoia. Sapevate che Forza Azzurri deriva dai Savoia? Il blu scuro della nazionale è proprio uno dei colori baluardi della distania. La regina era anche una grande alpinista e in gonna è arrivata all cima del monte rosa, vale la pena fare un giretto per vedere come vivevano bene i nostri re. Secondo castello Fenis, mentre sei in autostrada ti trovi di soppiatto difronte un castello medievale vero fatto come deve essere pieno di gothic theme e ombre…e richiama immediatamente la storia, la vita e l’arte del Medio Evo. Il maniero è la sintesi di diverse campagne costruttive succedutesi negli anni, dovute ai più importanti esponenti della casata degli Challant: essi lo arricchirono di eleganti decorazioni pittoriche per adeguarlo a sede di rappresentanza e lo dotarono dell’imponente apparato difensivo, a testimonianza di potenza e prestigio. Le vicende che segnarono la storia della nobile famiglia, dopo le seconda metà del ‘400, condussero il maniero a un lento degrado.
Il recupero del monumento si deve ad Alfredo d’Andrade, che acquistò il castello nel 1895 e, dopo averne restaurato le parti più rovinate, lo donò allo Stato. Oggi il castello, di proprietà dell‘Amministrazione regionale, si presenta in una veste rinnovata dal recente riallestimento critico.

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