Il cantiere che a Roma cambierà uno scorcio visuale dei Fori Imperiali, in particolare del foro di Traiano, è già partito. Si tratta dell’anastilosi di alcune colonne della Basilica Ulpia, uno degli edifici più grandiosi voluti durante l’apogeo del potere di Roma, progettato dall’architetto Apollodoro di Damasco, tra il 107 e il 113 d.C., il grande esecutore per la celebrazione in vita e in morte dell’Imperatore, reduce dal trionfo sui Daci, così ben raccontato dal fregio della colonna Traiana.
L’anastilosi è la ricomposizione, con pezzi originali, di antiche strutture. Soprattutto, per essere diretti, si “tirano su” colonne e, quando ci sono, si aggiungono altri elementi come capitelli, trabeazioni, elementi decorativi. Era già accaduto con alcune colonne del Foro della Pace, nel 2015, integrate a parti architettoniche ritrovate negli scavi attorno al 2000.
Ora tocca alla basilica Ulpia. Alcune colonne saranno innalzate sopra un’anastilosi precedente, grazie al posizionamento di un architrave. Le colonne, in marmo cipollino, erano già presenti in altre parti del foro, ma non in posizione originaria.
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