Il Gruppo B era la categoria di auto da corsa che negli anni ‘80 ci regalò quello che è noto come l’età dell’oro del Rally.
Il regolamento del Gruppo B permise ai costruttori di concepire automobili estremamente performanti, con potenze pressoché illimitate, aerodinamiche estreme e utilizzando materiali innovativi.
Queste macchine erano solo per i piloti più coraggiosi, perché le potenze in gioco e l’assenza di controlli elettronici richiedevano un manico notevole per poterle condurre nei percorsi più tortuosi, magari al buio ed a pochi centimetri da un mare di spettatori.
Questa epoca del Rally fu meravigliosa da vedere: vetture potenti e selvagge nelle mani dei piloti più coraggiosi, campionati mai prevedibili grazie alle continue evoluzioni tecnologiche su auto molto diverse tra loro.
Presto si raggiunsero potenze nell'ordine dei 600 CV che muovevano masse di circa 900 kg. Tale combinazione garantiva alle vetture accelerazioni da 0 a 100 km/h nell'ordine di 2,5 secondi e velocità di punta sulle prove speciali di oltre 200 km/h.
Le vetture finirono per diventare fin troppo potenti tanto che quello che era cominciato come il sogno di piloti e appassionati finì in tragedia, con gravi incidenti che segnarono la fine stessa della categoria del Gruppo B.
Riviviamo assieme quelle emozioni.
