Le ultime parole di Melissa Doi, al temine di questa telefonata durata 24 minuti, furono per la persona che più amava al mondo; la stessa sera un operatore chiamò sua madre e le riferì il messaggio: "Dite a mia madre che la amo e che è la migliore mamma di tutto il mondo". Era l'11 settembre 2001, e Melissa che al momento degli attentati si trovava nel suo ufficio all'83esimo piano della torre sud; rimase intrappolata e la sua vita fu spezzata in quello che sembrava un martedì come tanti, e invece era destinato a scrivere una tremenda pagina di storia. Come Melissa altre quasi 3000 persone innocenti morirono quel giorno; da allora sono passati 18 anni e nessuno di noi potrà mai dimenticare l’orrore che investì New York; l’incredulità, la paura, davanti alle immagini che invadevano la quotidianità. È stampato nella memoria il ricordo del primo aereo di linea che si abbatte sulla torre sud e poi un secondo aereo, che segue lo stesso macabro copione contro l’altra torre; le Torri Gemelle che si sbriciolano come castelli di sabbia. Da quel momento, da quella data incisa nel cuore, da quello che resta uno dei più gravi attacchi terroristici dei nostri tempi, niente è stato più lo stesso.
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