"Cosa ha detto il presidente Mattarella?", chiede una manifestante che ha partecipato al corteo pro-Palestina a Milano a un carabiniere. Il riferimento è al passaggio del discorso con cui il Colle ha invitato Israele a non negare il diritto dei palestinesi ad avere uno Stato. "Con tutto il rispetto, signora, Mattarella non è il mio presidente", risponde l'agente. La signora rimane basita e chiede: "Ah no? E di che Paese è lei?". "Io non l'ho votato, non l'ho scelto io, non lo riconosco" risponde il carabiniere. "Ma non funziona così" risponde la signora. In base all'articolo 83 della Costituzione infatti, il capo dello stato viene eletto dal parlamento in seduta comune a cui si aggiungono 3 delegati per ogni regione (scelti dai rispettivi consigli regionali), fatta eccezione per la Valle d'Aosta che ne esprime uno solo."Con riferimento ai contenuti di un video che circola sui social media e siti d'informazione riportante uno scambio di battute tra una manifestante e un carabiniere impegnato in un servizio di ordine pubblico nel corso di un corteo svoltosi a Milano lo scorso sabato, è stata già informata l'Autorità Giudiziaria Ordinaria e quella Militare, e nei confronti del militare, con immediatezza, saranno tempestivamente adottati tutti i provvedimenti necessari, sia di natura disciplinare sia d'impiego, trasferendolo in incarico non operativo". E' la nota stampa mandata dall'arma dei Carabinieri dopo la diffusione delle immagini dalla manifestazione di Milano.
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