CARLO BUTI – FIRENZE SOGNA; valzer lento di Cesare Cesarini; 1939; Columbia DQ 3046.
TESTO DELLA CANZONE E BIOGRAFIA DELL'INTERPRETE
TESTO:
I.
Firenze stanotte sei bella
in un manto di stelle
che in cielo risplendono
tremule come fiammelle.
Nell’ombra nascondi gli amanti,
le bocche tremanti
si parlan d’amor.
Intorno c’è tanta poesia per te vita mia
sospira il mio cuor.
(ritornello)
Sull’Arno d’argento
si specchia il firmamento,
mentre un sospiro e un canto
si perde lontan.
Dorme Firenze sotto il raggio della luna
ma dietro ad un balcone
veglia una Madonna bruna.
II.
Balconi adornati di pampini
e glicini in fiore,
stanotte schiudetevi ancora
chè passa l’amore.
Germogliano le serenate:
Madonne ascoltate son mille canzon,
un vostro sorriso è la vita la gioia infinita
l’eterna passion.
Sopra i Lungarni senti un’armonia d’amore,
sospirano gli amanti stretti stretti a cuore a cuore.
BIOGRAFIA (da Wikipedia):
Carlo Giuseppe Eugenio Buti (Firenze, 14 novembre 1902 – Montelupo Fiorentino, 16 novembre 1963) è stato un cantante italiano conosciuto in tutto il mondo. Fin da giovane si fece apprezzare per la sua abilità nella tecnica dello stornello e, dopo gli studi musicali classici sotto la guida di Raoul Frazzi (successivamente maestro di Gino Bechi), iniziò a cantare nelle trasmissioni della allora EIAR (la futura RAI). Esordì con un repertorio di canzoni napoletane, ma il successo l'ottiene cantando in "lingua" le romantiche: Portami tante rose (Bixio- Galdieri) e Violino tzigano (Bixio). Nel 1930 ottenne un contratto di incisione per la Edison Records, che lasciò nel 1934 per passare alla Columbia. A differenza di molti cantanti dell'epoca, Buti adottava uno stile maggiormente assimilabile alla canzone popolare piuttosto che a quello della classica aria da opera lirica in voga al tempo; questo stile particolare, tuttavia, non solo non penalizzò la sua carriera ma contribuì forse a determinare il grande successo che ebbe in carriera, una carriera assai lunga e prestigiosa al pari di quella di molti chansonnier di fama internazionale terminata nel 1956 durante la quale incise 1.574 canzoni. Il successo di Buti superò i confini nazionali: vendette moltissimo in tutto il continente americano. Una strada gli è stata intitolata nella capitale argentina di Buenos Aires e in quella uruguayana di Montevideo.
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