Ho più volte parlato di velocità relativa dell'imbarcazione, con riferimento soprattutto alla forma delle linee d'acqua in funzione di questa velocità.
Che cosa è la velocità relativa?
Prima di dare una risposta andremo a definire la resistenza all'avanzamento di una imbarcazione con il conseguente calcolo della velocità critica.
Chi ha osservato barche di ogni tipo in navigazione è possibile si sia già posto la domanda: “Una barca più grande è potenzialmente più veloce di una più piccola?”
E che si sia già dato una risposta: “Sì, una barca grande è capace di raggiungere velocità più elevate rispetto ad una più piccina, a parità di altre condizioni”.
Proviamo a pensare al confronto estremo tra una nave da crociera ed un tradizionale gozzo da pesca di 7-8 metri.
Perché la nave raggiunge con relativa facilità i 20-30 nodi di velocità, mentre con il gozzo dobbiamo accontentarci di velocità molto più basse, nell'ordine dei 4-5 nodi?
La resistenza all'avanzamento di una barca è formata da due componenti fondamentali: la resistenza di attrito e la resistenza d'onda.
La resistenza di attrito è proporzionale alla superficie bagnata dell'imbarcazione e dipende dal fatto che la barca, nel suo moto, tende a portarsi dietro, quindi a spingere in avanti, gli strati di acqua a diretto contatto, o più prossimi alla sua superficie bagnata.
La resistenza d'onda è invece dovuta al fatto che la nostra barca, nel suo moto di avanzamento, genera un sistema di onde. L'energia spesa per formare queste onde è energia perduta, e costituisce appunto la componente di resistenza d'onda.
A basse velocità le onde formate dalla barca sono piccole e la componente di resistenza di attrito sarà preponderante rispetto alla resistenza d'onda.
Via via però che la velocità di avanzamento aumenta, le onde formate dallo scafo saranno sempre più grandi e più grande sarà la componente di resistenza d'onda che, raggiunte certe velocità, prevarrà sulla componente di attrito.
Una barca in navigazione produce un sistema di onde divergenti ed un sistema di onde trasversali.
La definizione di velocità critica - pari a 1,34 volte la radice quadrata della lunghezza effettiva della barca - deriva dallo studio del sistema di onde trasversali originato dalla barca in movimento ed è la velocità limite che ogni barca non può superare a meno di non riuscire a valicare la propria onda di prua.
In questa situazione la resistenza all'avanzamento raggiunge un picco.
Testi di riferimento:
Sergio Crepaz, 'Teoria e progetto di imbarcazioni a vela', Zanichelli
Larsson and Eliasson, 'Priciples of yacht design'
Paolo Lodigiani, 'Un'introduzione al capire e progettare le barche', B.C.A. Demco Kit
Carlo Sciarrelli, 'Lo Yacht', Ugo Mursia
Indice
00:00 Barche grandi sono potenzialmente più veloci di barche più piccole?
03:23 Le principali componenti di resistenza nel moto di avanzamento di una imbarcazione
03:33 La resistenza di attrito
04:19 La resistenza d'onda
06:50 Il sistema di onde trasversali
08:18 Le onde trasversali in funzione della velocità dell'imbarcazione
09:19 Il caso critico
10:08 La velocità di propagazione del treno d'onde trasversali: Vw
11:40 Relazione tra Vw e la velocità della barca
12:43 Nel caso critico: Lw=Lb (Lunghezza d'onda=lunghezza effettiva della barca)
13:48 La velocità critica
16:02 La velocità critica del gozzo e della nave da crociera
#progettazionenautica #giomariposi #velocitacritica
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Music credits:
Laconic Granny - Kevin MacLeod
E' un brano autorizzato da Creative Commons Attribution ([ Ссылка ])
Fonte: [ Ссылка ]
Artista: [ Ссылка ]
Captain Scurvy e Waltz-Tchaikovsky Op.40
Kevin MacLeod (incompetech.com)
Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0 License
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