Al convegno nazionale degli operatori Sprar sul tema “ConfrontiamoCI”, promosso dal Comune Rieti e organizzato dalla Caritas diocesana il 18 e 19 maggio, si sono sentite anche sollecitazioni ad armonizzare il sistema di accoglienza italiano dei migranti proprio secondo le modalità ormai rodate del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
«Sostanzialmente – ha spiegato Virginia Costa, del progetto nazionale Sprar – il tema è quello di ampliare a tutta l’accoglienza quelli che sono i principi e le linee guida sperimentate nell’ambito dello Sprar. Quindi far sì che non ci siano due sistemi di accoglienza che viaggiano in parallelo: da una parte lo Sprar che segue determinate modalità di presa in carico, accoglienza ed integrazione delle persone, e dall’altra l’accoglienza delle Prefetture, che segue altre modalità operative. Si tratta di ricomporre questa dualità estendendo lo Sprar numericamente, in modo da poter includere tutti coloro che in Italia cercano asilo».
![](https://i.ytimg.com/vi/w9qwhH5mVWM/maxresdefault.jpg)