intervistato: Neville Rowley
Le immagini, potenti, del capolavoro di Donatello che viene "deposto" dalla croce che lo sorregge alla basilica del Santo di Padova sono senza dubbio evocative, quasi una testimonianza diretta del culmine dei Vangeli.
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Il crocifisso bronzeo a febbraio 2022 è stato così spostato, di sera, a basilica chiusa, per non creare pericoli a fedeli e visitatori per via dei necessari ponteggi. Da lì gli uomini di Arteria, la ditta specializzata nei trasporti di opere d'arte, avrebbe spostato quest'opera, e altri due capolavori di donatello, a Firenze, per la grande mostra a Palazzo Strozzi, e , ancora, ai Musei Statali di Berlino, ad agosto. Perchè con l'apertura al pubblico, il 2 settembre, alla Gemäldegalerie, della mostra “Donatello – L’inventore del Rinascimento”, si è arrivati alla seconda tappa. Circa 90 opere che ruotano attorno al genio che rivoluzionò le pratiche artistiche del suo tempo. Si tratta di un progetto espositivo internazionale unico nel suo genere, che ha visto coinvolti nella realizzazione, appunto, il Museo Nazionale del Bargello di Firenze, la Fondazione Palazzo Strozzi, i Musei Nazionali a Berlino e il Victoria & Albert Museum di Londra. Tre rassegne monografiche praticamente non replicabili di “sculture e rilievi in marmo, terracotta e bronzo mai esposti insieme prima d'ora che rendono queste mostre delle vere e proprie esperienze ‘uniche nella vita’…”.
Video di Angelo Cimarosti
ArcheoReporter
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