Secondo Bernardo Carpiniello, dell’Università degli Studi di Cagliari, in realtà la psichiatria come disciplina medica non è in crisi, sono in crisi i finanziamenti alla ricerca. “È in crisi il sistema assistenziale, ma è una crisi strutturale legata alla carenza di risorse.” Basti pensare che solo il 3,5 % circa dell’intero budget destinato alla salute va alla psichiatria, a fronte di una media compresa tra il 10 e il 15 di Germania, Francia e Regno Unito, con le quali ci dovremmo confrontare. Se volessimo guardare al futuro, dovremmo guardare alla psichiatria di comunità - basata su una rete diffusa e capillare di strutture territoriali - che rappresenta in Europa e in generale un modello di riferimento. Per Serafino De Giorgi, Dipartimento Salute Mentale ASL LECCE, possiamo contemplare la crisi solo accettando il concetto di crisi nell’accezione positiva di una psichiatria che si pone delle domande per cambiare in meglio recuperando la centralità rispetto alle tematiche di cui si occupa la società moderna.
“È in crisi tutto il sistema sanitario di tipo universalistico e chi sta in fondo alla filiera dei finanziamenti paga di più le conseguenze”, ribadisce De Giorgi. Accanto a questo sottolinea l’importanza di ricordare che “La malattia mentale non ha un determinante unico, biologico, ma è biopsicosociale, taglia trasversalmente tutta una serie di dimensioni che vanno in crisi.”
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