Audizione in Commissione Cultura alla Camera del Comandante del Nucleo dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, Gen. B. Mariano Ignazio Mossa, sulle più recenti tecniche investigative e di recupero dei beni culturali rubati nonché sullo stato di avanzamento degli accordi per la costituzione dei Caschi Blu della cultura.
Roberto Rampi:
"Un anno fa circa all’inizio delle vicende di Ninive abbiamo iniziato a chiedere al Governo un intervento su casi drammatici come quello della Siria, dell’Iraq e della Libia e avevamo persino noi il dubbio che la nostra fosse un’intenzione velleitaria, cioè abbiamo fatto un’interrogazione e un ordine del giorno però ci siamo chiesti se davvero l’Italia avesse la possibilità di fare qualche cosa. Abbiamo cambiato idea quando parlando con gli archeologi che guidavano le nostre missioni in quei territori ci hanno raccontato di quello che voi stavate facendo là, della reazione della popolazione di quei Paesi alla vostra azione, e io ci tengo a dirlo qui perché rimanga agli atti: alla straordinaria professionalità del nucleo che è stato presentato oggi si aggiunge una componente umana che chi è stato in quei territori ha riscontrato rispetto allo specifico della presenza italiana in rapporto con la popolazione. Ecco io credo che questo progetto che sta andando avanti sia possibile perché esiste una storia come quella del nucleo tutela del patrimonio culturale e un comportamento come quello del nucleo.
La domanda che le faccio, ma so che la risposta è già sì, io le chiederei magari come, le chiederei come e i tempi in cui potremo avere un’azione in particolare sugli scenari che ho rappresentato (ci sarebbe anche lo Yemen)."
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