Meditazione guidata sulla benevolenza.

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Mi ritiro dai rumori esterni, come se diventassero lontani e ascolto il mio respiro, ascolto i pensieri che transitano nella mia mente.
Immagino ogni pensiero che prende forma e modella il mio sentire, colora ciò che vedo, è in bianco e nero, grigio o a colori.
Creo un pensiero positivo per iniziare a calarmi nel silenzio: sono la pace che cerco fuori, sono pace e con questo pensiero inizio il mio viaggio.
Chiunque arrivi nella mia mente offro un pensiero di pace, come se fosse un ospite che accolgo con cura, anche quando non è benvenuto lo rendo benvenuto perché è la mia dignità che colora il sentimento, la mia regalità che lo rinforza.
Un cuore pulito è forte e un cuore pulito è forte.
Sento il potere della benevolenza che prende spazio, intriso di benevolenza intorno a me, intrisa di accettazione per chi nella sua diversità mi considera un nemico, lo rendo amico con un cuore aperto. Rendo la benevolenza un ponte invisibile che porta un messaggio di amore e di fratellanza.
Colui che vive nella dimensione di luce, il Supremo, il Divino, Lui stesso Luce, vede questi ponti sottili e dà a loro la forza di non crollare mai, perché questo sarebbe il Suo gesto se avesse le mani e il Suo pensiero casomai avesse una mente fragile, che non ha.
Torno al mio tempio interiore, assaporo il gusto della vittoria profonda quando il benvolere vince su tutto il resto, in un eco senza tempo che mi porta al di là dei miei stessi limiti, un eco che mi parla di eternità, Om Shanti

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