Siamo passati alla seconda giornata degli Europei, dunque seconda gara di tre nella fase a gironi. L’Italia di Spalletti affronta De la Fuente e i suoi uomini: vittoria all’esordio per entrambe le penisole, con le furie rosse che hanno affossato la Croazia per 3-0 e con gli Azzurri che son passati per 2-1 sull’Albania.
La squadra di Modric non è riuscita ad andare oltre al pareggio: nel finale ribalta il risultato di svantaggio, infilando l’Albania per due volte. Poi le aquile ci mettono più sentimento e dopo il blackout tornano all’assalto nel recupero, strappando un punto che vale l’ultima speranza di qualificazione per entrambe le formazioni.
Spalletti ha parlato di come la nostra Nazionale non debba farsi mettere i piedi in testa: bisogna giocarsela alla pari e provare a fare il nostro gioco. Fabian Ruiz, che lo conosce bene dai tempi del Napoli, conferma che l’atteggiamento dell’Italia non sarà passivo: “Spalletti è un allenatore troppo forte, gli piace pressare alto, mi aspetto una Italia molto aggressiva, loro sono molto forti”.
Il confronto tra Scozia e Svizzera non vede vincitori né vinti. 1-1 che fa salire gli elvetici a quota 4 punti, dietro alla Germania a punteggio pieno, vittoriosa contro l’Ungheria per 2-0.
Svizzera che tra l’altro non perde un match degli Europei da 5 partite. Purtroppo per la Scozia la statistica funziona al contrario, con 5 non vittorie nelle ultime 5 apparizioni agli Europei.
Gara che viene sbloccata da Mc Tominay, poi ci pensa un ex Inter a sistemare e pareggiare i conti. Xerdan Shaqiri lo fa bruttino come al solito: palla che arriva al limite dell’area per un retropassaggio errato, con il giocatore del Chicago Fire che di prima intenzione la mette sotto al sette. Quando la Svizzera gioca Mondiali o Europei si esalta. Ndoye, obiettivo di mercato nerazzurro nel caso dovesse partire Dumfries, non riesce a capitalizzare per il 2-1. Sommer ha dichiarato: “La Scozia ha giocato bene e ci ha concesso poco, anche se siamo riusciti a creare qualche buona occasione. Da entrambe le parti sarebbe servita un po' di fortuna per vincere".
Con il pareggio tra le due sconfitte all’esordio del nostro girone, il B, ecco come cambia la situazione qualificazione.
Passo indietro e guardiamo il regolamento. A passare sono sicuramente le prime due di ogni gruppo, poi anche le migliori quattro terze qualificate, la metà di quelle totali (i gironi sono 6).
Le migliori terze si stabiliscono in base ai punti, alla miglior differenza reti e al maggior numero di gol segnati nel girone.
Ma cosa serve all’Italia dopo il pareggio di Croazia e Albania? Una vittoria con la Spagna significherebbe passare il girone come primi della classe, forte degli scontri diretti.
In caso di pareggio basterebbe non perdere l’ultima con la squadra biancorossa a scacchi. In quel caso, essendo a quota 4 punti, si dovrebbe capire il discorso migliori terze in base ai risultati degli altri gruppi.
Nel caso di sconfitta contro Morata e compagni ci giochiamo tutto all’ultima gara contro i croati, con due risultati su tre a disposizione per passare come secondi.
