-Sulla Dei Verbum, cfr. La Dei Verbum: la novità di un approccio personalistico alla rivelazione. I cinque punti nodali di un magnifico documento, di Andrea Lonardo
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-Dei Verbum 18. Origine apostolica dei Vangeli
A nessuno sfugge che tra tutte le Scritture, anche quelle del Nuovo Testamento, i Vangeli possiedono una superiorità meritata, in quanto costituiscono la principale testimonianza relativa alla vita e alla dottrina del Verbo incarnato, nostro Salvatore. La Chiesa ha sempre e in ogni luogo ritenuto e ritiene che i quattro Vangeli sono di origine apostolica. Infatti, ciò che gli apostoli per mandato di Cristo predicarono, in seguito, per ispirazione dello Spirito Santo, fu dagli stessi e da uomini della loro cerchia tramandato in scritti che sono il fondamento della fede, cioè l’Evangelo quadriforme secondo Matteo, Marco, Luca e Giovanni.
-Dei Verbum 19. Carattere storico dei Vangeli
La santa madre Chiesa ha ritenuto e ritiene con fermezza e con la più grande costanza che i quattro suindicati Vangeli, di cui afferma senza esitazione la storicità, trasmettono fedelmente quanto Gesù Figlio di Dio, durante la sua vita tra gli uomini, effettivamente operò e insegnò per la loro eterna salvezza, fino al giorno in cui fu assunto in cielo (cfr At 1,1-2). Gli apostoli poi, dopo l'Ascensione del Signore, trasmisero ai loro ascoltatori ciò che egli aveva detto e fatto, con quella più completa intelligenza delle cose, di cui essi, ammaestrati dagli eventi gloriosi di Cristo e illuminati dallo Spirito di verità, godevano. E gli autori sacri scrissero i quattro Vangeli, scegliendo alcune cose tra le molte che erano tramandate a voce o già per iscritto, redigendo un riassunto di altre, o spiegandole con riguardo alla situazione delle Chiese, conservando infine il carattere di predicazione, sempre però in modo tale da riferire su Gesù cose vere e sincere. Essi infatti, attingendo sia ai propri ricordi sia alla testimonianza di coloro i quali «fin dal principio furono testimoni oculari e ministri della parola», scrissero con l'intenzione di farci conoscere la «verità» (cfr. Lc 1,2-4) degli insegnamenti che abbiamo ricevuto.
-Sul fatto che la Bibbia non è solo Parola di Dio, ma anche degli evangelisti che sono veri autori umani,a di fferenza di altri libri sacri che hanno solo Dio come autore, secondo i credenti di quella religione, cfr. La questione del Testo Sacro e della sua esegesi nella storia dell’Islam, di Samir Khalil Samir
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-Sulle modalità con la quale i quattro vangeli vennero accolti nelle diverse chiese che vi riconobbero la voce degli apostoli e il vivo racconto che essi avevano fatto loro di Gesù, cfr. 1/ Adele ci insegna perché la chiesa riconobbe i quattro vangeli come veri. Breve nota di Andrea Lonardo 2/ Breve nota su Mauro Biglino di Andrea Lonardo
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-Come sintesi, sull’origine apostolica dei vangeli cfr. L’origine apostolica dei vangeli e la loro storicità al Concilio Vaticano II, di Andrea Lonardo
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-Questo invece è un testo più tecnico e difficile che ricorda lo specifico intervento di Paolo VI nella redazione del n. 19 di Dei Verbum (articolo solo per persone specificamente interessate alla questione): L’intervento di Paolo VI al Concilio Vaticano II per la chiarificazione del testo della Dei Verbum (il rapporto fra Scrittura e Tradizione, la verità della Sacra Scrittura e la storicità dei vangeli), di Giovanni Caprile S.I.
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