La finale dell'8ª edizione di Coppa dei Campioni si disputò il 22 maggio 1963 presso lo Stadio Wembley di Londra tra i portoghesi del Benfica, campioni in carica, e gli italiani del Milan, alla seconda finale di questa competizione. All'incontro assistettero circa 45 715 spettatori. Il match, arbitrato dall'inglese Arthur Holland, vide la vittoria per 2-1 della squadra meneghina.
Il Benfica passa in vantaggio nei primi venti minuti, col campione Eusébio che riceve palla sulla trequarti campo, si infila indisturbato nella difesa rossonera ed entrato in area batte Ghezzi con un diagonale di destro che si infila sull'angolino. Il Milan sembra in balia degli avversari, ma Nereo Rocco riorganizza la squadra e pone Trapattoni in stretta marcatura su Eusébio. Il primo tempo si conclude così con il risultato di 1 a 0 per il Benfica.
I secondi 45 minuti vedono un Milan più arrembante, padrone del campo, e verso il quarto d'ora del secondo tempo i Rossoneri agguantano il meritato pareggio. Gol di José Altafini, capocannoniere di quell'edizione di coppa con 14 reti, su respinta del portiere lusitano del tiro di Gianni Rivera. Passano poco più di dieci minuti e ancora Altafini, lanciato a rete sempre da Rivera, firma il 2-1 ribattendo in rete il primo tiro parato da Costa Pereira.
Il Milan vince così la prima Coppa dei Campioni della sua storia ed è la prima squadra italiana a portare a casa tale trofeo.
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